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Un luogo sicuro

by L'orso

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1.
01 - Apri gli occhi, siamo nello spazio (Luogo n.1) (M.Barro/M.Barro) Tengo una mano sul cuore e con l’altra conto le parole. Ora che sono altrove c’è un luogo nuovo da arredare.
2.
02 - Non penso mai (M.Barro/M.Barro) Non penso mai Non penso a te. Non penso mai a te, perché dovrebbe interessarmi? Non penso mai a te, è importante sopravvivere. Non penso mai Non penso a te. Ti tengo nascosta, ti penso di fretta porta pazienza è una vita di merda faccio la guerra nei giorni più tristi, in quelli migliori, nemmeno esisti. Ti vedo ovunque, sei un riflesso. Ti vedo comunque, e nemmeno esco. E quando ci penso, poi non ci riesco vorrei fossi diverso. Ti penso di corsa ma non ti do retta porta pazienza ma non m’interessa faccio la guerra nella solitudine a volte è sublime ma spesso è terribile@ Ti vedo ovunque, sesto senso. Ti vedo comunque, e nemmeno esco. Poi mi stresso e per quanto ti penso, vorrei un compenso. Non penso mai, non penso mai a te. Non penso mai, non penso a te. Non penso mai, non penso mai a te. Se dormi accanto a me.
3.
03 - Essere felici qua (M.Barro/M.Barro) Questa città mi mette fretta, mi spettina e mi toglie calma, ma la provincia mi disarma per quanto spesso mi sta stretta. E non voglio che tu parta, non voglio che tu parta, perché penso che potremmo essere felici qua. E da quando ho realizzato che non ti vedrò più in giro sto camminando sopra un filo, ho come perso l’equilibrio. Tornassi come il karma, l’attesa è fastidio che sfocia nel caos. Non posso stare insieme a te. Non posso stare insieme a te, se parti. Erano giorni senza notte, i tempi delle nostre sbronze quelli da bottiglioni coi cocktails quelli con un sapore più forte. Notti senza volti, i tempi dei nostri primi incontri, sdraiati nudi dentro ai racconti, prendendo appunti sui tuoi occhi. Parti parti parti di me che sono andate perse e tu parti parti parti verso un altro continente. E tu, parli parli agli altri, parli di me, rimpatri, parti per altri lidi e così per sempre tu parte di me, io parte di niente. Non posso stare insieme a te. Non posso stare insieme a te, se parti.
4.
04 - L’uomo più forte del mondo (scratch Dj Dust) (M.Barro/M.Barro) E se il dj ha messo l’ultimo torniamo subito dentro, voglio ballare e arrendermi, voglio ballare e arrendermi. E se il tempo finisce su questo tempo non è la fine del mondo, sono pronto ad arrendermi, sono pronto ad arrendermi. Balla con me, balla con me, saremo goffi assieme. Non voglio perdere, stanotte io non posso perdere. E se davanti allo specchio provo mosse ad effetto, voglio essere il re del dancefloor. il re del dancefloor. E non importa cosa pensi di me, qui mi sento protetto, sono il più forte del mondo, del mondo. Le luci si spengono, i locali si svuotano, e la strada è solo per me per ballarci dentro. Balla con me, balla con me, saremo goffi assieme. Non voglio perdere, stanotte io non posso perdere.
5.
05 - Io credo in te, la tua magia è vera (Luogo n.2) (M.Barro/M.Barro) Vuoi farti un giro nella mia testa? Devi averne di coraggio. Vuoi farti un giro nella mia testa? Il primo in omaggio. Perché scrivo? Perché lo faccio, se in questo luogo, per amare, è finito lo spazio? Saluto i miei amici e parto un luogo vale un altro. Saluto i miei amici e parto, anche stavolta rimango. Saluto i miei amici.
6.
06 - Un pomeriggio (con I Tropicalisti) (M.Barro/M.Barro) Uso le mani per costruire concetti senza confine, con le mani non penso, scrivo di getto, disegno un mondo. Uso le mani per costruire, un mondo sicuro per me. Ho un mondo in mano da tenere da proteggere davvero devo averne rispetto, tenerlo stretto, stringerlo a petto. Ho un mondo da tenere da tenere al sicuro da te. Ricordati di me muovo le mani perché sto disegnando in aria ciò che nelle mani non c’é. Ricordati di me, ricordati di me. Uso le mani per costruire un futuro senza confine, con le mani io parlo, non mi nascondo, racconto tutto. Uso le mani per costruire, nel modo più semplice da capire, una città per parlare con te, con le mani, le mie mani. Con le mani mi copro gli occhi così sono costretto a guardarmi dentro in tutto quel nero in cui mi disegno. Con le mani ti copro gli occhi così sei costretta a guardarti dentro, dimmi se trovi qualcosa di me, dentro il silenzio. Ricordati di me muovo le mani perché sto disegnando in aria ciò che nelle mani non c’é. Ricordati di me, ricordati di me.
7.
07 - Berlino (con Michael Liot) (M.Barro, M. Liot/M.Barro) Dove sei stata questi anni che sei sparita? ti ho cercato e ti trovavo solo in me, ti trovavo solo in me. Ho sempre avuto problemi a parlarti dei mostri che vivono, nascosti dentro me dentro di me. Forse ho pensato c’avrebbe salvato il tempo ma poi non ci si salva mai, non ci si salva mai. I wish that we’d met before you were set. I wish that we’d crossed before you were lost. I wish that we’d met before you were set. Ma se penso che l’immagine di te sparisce qui, ti vorrei con me. Ma se penso che il ricordo che ho di te finisce qui, scomparirei con te. Ma se penso che l’immagine di te sparisce qui, I wish I was there. I don’t know where you were the last twenty years but I was right right here in Berlin right here in Berlin I’m not sure that I meant the things that I said Well at the time I must make amends I must make amends I don’t know if I’ve got perspective enough to let it go I can’t let it go I can’t let it go Ma se penso che l’immagine di te sparisce qui, ti vorrei con me. Ma se penso che il ricordo che ho di te finisce qui, scomparirei con te, scomparire con te. Ma se penso che l’immagine di te sparisce qui, ti vorrei con me, I wish I was there.
8.
Sparire qui 04:16
08 - Sparire qui. (M.Barro/M.Barro) Se ti dico quanto ancora tremo, tu scompari un po’, scompari un po’, scompari un po’, scompari un po’. Se ti dico che addosso ho ancora fango, tu scompari un po’, scompari un po’, scompari un po’, scompari un po’. Dove sei adesso che ti cerco? Dov’é che ti sei nascosto? Non voglio trovare equilibrio nello spazio in cui fluttuo nel delirio. Se mi son disidratato gli occhi, se i fiumi scorrono dentro di me, se le nuvole piangono i propri figli, ho il mare che giace in me. Ti cerco nel letto e non riesco a prendere sonno da un pezzo e ti cerco dentro tutto questo e fa male sapere che ho perso. Ti cerco nel letto e non riesco a prendere sonno da un pezzo e fa male sapere che ho perso e fa male sapere che ho perso me stesso. Se ti dico che di me ho paura, tu scompari un po’, scompari un po’, scompari un po’, scompari un po’. Se guardi dentro me vedi casa tua, guarda un po’, guarda un po’, guarda un po’, guarda un po’. Dove sei adesso che ti cerco? Dov’è che ti sei nascosto? Non posso perdere me stesso sul volto degli errori che ho commesso. Ti cerco nel letto e non riesco a prendere sonno da un pezzo e ti cerco dentro tutto questo e fa male sapere che ho perso. Ti cerco nel letto e non riesco a prendere sonno da un pezzo e fa male sapere che ho perso e fa male sapere che ho perso me stesso. Se le rocce mi stringono i fianchi, se la polvere è amica mia, se le piogge le tengo nei pugni, ho il deserto che giace in me. Ti cerco nel letto e non riesco a prendere sonno da un pezzo e ti cerco dentro tutto questo e fa male sapere che ho perso. Ti cerco nel letto e non riesco a prendere sonno da un pezzo e fa male sapere che ho perso e fa male sapere che ho perso me stesso.
9.
09 - Chiudi gli occhi, siamo a casa (Luogo n.3) (M.Barro/M.Barro) Se non alzo mai lo sguardo e non guardo oltre me stesso, non posso pretendere di conoscere il cielo. Se non alzi mai lo sguardo e non mi guardi diretto, non posso credere tu sia sincero. Se cammino dentro al buio e pian piano poi scompaio, non posso pretendere di essere luce. Se cammini dentro al buio, e non sai chiedere aiuto, non posso credere tu sia mio amico. Se negli errori che ho commesso, proteggo poi mi stesso, non posso pretendere di crescere ancora. Se negli errori che ho commesso, ti ho colpito forte dentro, dovresti pretendere che chieda scusa. E di notte in autostrada, con la testa appoggiata sul finestrino ad occhi chiusi e la gola brucia, se tu mi sei vicino, mi parli di continuo posso far finta di essere a casa. Voglio solo essere a casa.

credits

released March 11, 2015

Prodotto da Marco Jacopo Bianchi ‘Cosmo’ e Mattia Barro. Musica e testi di Mattia Barro. Registrato nell’estate tropicale del 2015 e missato in autunno presso il Cosmic Studio di Ivrea (TO). Masterizzato da Andrea Suriani presso l'Alpha Dept. di Bologna. Garrincha Edizioni Musicali. Illustrazioni a cura di Weed/Ermenegildo Nilson. Progetto grafico ed impaginazione di Elia Dalla Casa. 


Scritto da Mattia Barro.
Tutto il disco è suonato da Mattia Barro e Cosmo.
Hanno partecipato: Francesco Paganelli (synth su 2), Michael Liot (synth e voce su 7), Michele Pascarella (synth su 5 e parlato su 6), Luca Cristiano (drum machine, synth, percussioni, cellulare, parlato su 6), Alessio Daverio e Nicola Stella (rumori e parlato su 6), Christian Tonda, Fabio Peretti e Edoardo Di Viercio (cori, rumori, parlato su 5), Giorgia D’Eraclea (cori su 2 e 3), Dj Dust (scratch su 4).

L’orso è Mattia Barro, Omar Assadi, Niccolò Bonazzon, Francesco Paganelli.


Questo disco ha vissuto in precisi luoghi.

A Ivrea ha passato le serate nella mansarda di Luchino con Ste Mattea, Deiv, Pasca, Clod e Daniel, ha fatto colazione con Pol, ha corso con Forest, ha mangiato ai Tropici e si è tuffato nel fiume per tutta l'estate tropicalista. A Milano ha convissuto con Christian e Francesco e Marella. A Dublino è andato in vacanza con Fabio e Eddy.

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L'orso Milano, Italy

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